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Agrorinasce restituisce a collettività quattro beni confiscati a camorra

corriere del mezzogiornoA Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Casapesenna: sono diventati centri sociali, di educazione al lavoro e ambientale. Una festa per l’inaugurazione.

 Da edifici del malaffare a simboli di un riscatto. Sono stati creati e gestiti dalla camorra con i soldi dello smaltimento illecito dei rifiuti, del pizzo, della droga, della prostituzione. Adesso ospitano strutture dove si farà pratica di legalità, di tutela dell’ambiente e promozione della cultura, attraverso il lavoro, l’accoglienza e la solidarietà.

Per il 29 e 30 giugno, Agrorinasce, agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, ha organizzato quattro eventi per festeggiare, insieme ai cittadini, altrettanti progetti di recupero, di riqualificazione e di riconversione di beni confiscati al clan di Casal di Principe e di Casapesenna.

Il Corriere del Mezzogiorno, 24/06/2015

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