Il 29 e 30 giugno gli eventi per festeggiare con i cittadini il recupero e la riconversione degli edifici. Allucci: «I beni confiscati devono essere una risorsa per il territorio, una fonte di reddito sano, di occupazione, di crescita».
L’Agro che rinasce! Da edifici del malaffare a simboli di un riscatto. Sono stati creati e gestiti dalla camorra con i soldi dello smaltimento illecito dei rifiuti, del pizzo, della droga, della prostituzione. Adesso ospitano strutture dove si farà pratica di legalità, di tutela dell’ambiente e promozione della cultura, attraverso il lavoro, l’accoglienza e la solidarietà. Per il 29 e 30 giugno, Agrorinasce, Agenzia per l’innovazione, lo sviluppo e la sicurezza del territorio, ha organizzato quattro eventi per festeggiare, insieme ai cittadini, altrettanti progetti di recupero, di riqualificazione e di riconversione di beni confiscati al clan di Casal di Principe e di Casapesenna.
Cancello ed Arnone News, 24/06/2015